a cura di Antonio Camozzi (LNI Torre Annunziata)
La vela per diporto viene praticata o in via autonoma, oppure in modo organizzato a cura di enti ed associazioni del settore, che pubblicano calendari, bandi ed avvisi delle manifestazioni, raccogliendo le adesioni dei diportisti interessati a concorrere.
Nel primo caso si naviga in piena libertà quanto a tempi, percorrenze, ripensamenti, rinvii. Occorrono capacità tecnica per la messa a punto ed il governo della barca, mente vigile, esercizio muscolare intenso, a tratti frenetico; il tutto compensato dal piacere di scivolare sull’acqua senza rilascio di rumore o scorie inquinanti, nell’equilibrio delle forze, fra spinta e resistenze, sbandamento e contrappesi, immersi nei colori e negli aromi della natura, con la guardia franca cullata sottocoperta dal gorgoglìo dell’acqua che scorre sulla carena.