Sezione di Cesenatico
Lega Navale ItalianaCorsi e Percorsi
Tutti i nostri corsi hanno il focus non solo sulle conoscenze teoriche e pratiche, ma anche su abilità (utilizzare al meglio le conoscenze, in relazione alla situazione), competenze (farlo con sempre maggiore autonomia) e attitudini, che nel caso del comandante, consistono nel sapere decidere quando non c’è tempo per farlo, e nel membro di equipaggio, consistono nel socializzare, lavorare in team, eseguire con sempre maggiore precisione e sincronia i comandi ricevuti).
L’Istruttore di vela previsto dal nuovo Codice della navigazione da diporto, prevede un profilo basato sugli EQF (European Qualification Framework), e noi, anche senza bisogno che ce lo dica una legge, lavoriamo da sempre non solo per fornire conoscenze, partendo dall’assioma che “nessuno insegna a nessuno a navigare, perché a navigare si impara navigando“. Però, si può rendere qualcuno preparato ad una navigazione consapevole e sicura.
Tutti i nostri istruttori hanno superato l’esame nazionale LNI e conseguito la qualifica di Istruttore di Vela Costiera e/o Esperto Velista.
Insieme agli istruttori MM e FIV, sono gli unici titoli ufficialmente riconosciuti dal D.L. 160 del 12.11.2020, nella giungla italica di istruttori vela più o meno improvvisati. La maggior parte ha frequentato corsi riconosciuti di Primo Intervento Sanitario, Prevenzione in età pediatrica e SRC e corsi sulla sicurezza in navigazione.
Tutti hanno anche titoli conseguiti presso altre organizzazioni, dato che sperimentare, confrontarsi con altre didattiche e metodologie, e mettersi alla prova è una delle caratteristiche che chiediamo ai nostri Istruttori.
La base operativa della nostra Sezione è a Cesenatico, dove, oltre ai corsi su cabinato, organizziamo le attività legate alla vela al terzo ed alla navigazione tradizionale, e Marina di Ravenna. Siamo però convinti che occorra ampliare e diversificare le attività, sia per quanto riguarda i mezzi, sia per le zone di navigazione. Per questo organizziamo attività in Dalmazia, sul Lago Maggiore, sul Lago d’Iseo, sul Tirreno e in Atlantico, in Galles, Irlanda e Bretagna.
E se il Rapporto sui sinistri marittimi del MIT, riporta che: “Le tipologie di unità per le quali è riscontrato il maggior numero di bad practices nel decennio 2010-2019 sono le unità da diporto” e raccomanda “una modifica normativa tale da subordinare l’acquisto di un natante da diporto alla frequenza di corsi per la sicurezza”, significa che l’attuale sistema dell’istruzione nautica ha nel complesso fallito nel contribuire a creare una consapevolezza su cosa significhi navigare, con le relative conoscenze, abilità, competenze e attitudini.
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